
L’esorcismo non è una pratica oscura avvolta nelle tenebre, ma un ministero pieno di luce, pace e gioia, secondo una nuova guida per gli esorcisti cattolici.
“Attuato in situazioni di reale possessione diabolica e secondo le norme stabilite dalla Chiesa – ispirata da fede genuina e dalla necessaria prudenza – [l’esorcismo] manifesta il suo carattere salvifico, positivo, caratterizzato da un’esperienza viva di purezza, luce e pace ,” FR. francesco bamonte ha scritto nell’introduzione del libro.
“La ‘nota dominante’, potremmo dire, è costituita dalla gioia, frutto dello Spirito Santo, promesso da Gesù a quanti accolgono con fiducia la sua Parola”, ha proseguito.
bamonte è il presidente dell’Associazione Internazionale degli Esorcisti (aie), che ha preparato il nuovo libro con l’approvazione della Congregazione per il Clero e con i contributi della Congregazione per la Dottrina della Fede e della Congregazione per il culto divino.
“Linee guida per il Ministero degli esorcismi: alla luce del rito attuale” è stato pubblicato in italiano a maggio. L’AIE ha detto alla CNA che un’edizione in lingua inglese è attualmente in fase di revisione da parte della Congregazione per il Clero e l’associazione prevede che sarà disponibile entro la fine del 2020 o all’inizio del 2021.
Il libro non è una trattazione esauriente del tema dell’esorcismo, ma è stato scritto come uno strumento per i sacerdoti esorcisti o per i sacerdoti in formazione per essere esorcisti.
Può essere utilizzato anche dalle conferenze episcopali e dalle diocesi per aiutare a facilitare il discernimento “nei casi di fedeli che si ritengono bisognosi del ministero degli esorcisti, poiché questo tipo di richiesta è in aumento”, ha affermato Bamonte.
Nella prefazione al libro, il cardinale Angelo De Donatis, vicario generale della Diocesi di Roma, ha affermato che «l’esorcista non può procedere a propria discrezione, poiché opera nell’ambito di una missione ufficiale che lo rende in qualche modo rappresentante di cristo e la Chiesa.”
“Il ministero dell’esorcista è particolarmente delicato”, dice. “Esposta a molteplici pericoli, richiede una speciale prudenza, frutto non solo di retta intenzione e di buona volontà, ma anche di un’adeguata preparazione specifica, che l’esorcista è tenuto a ricevere per svolgere adeguatamente il suo ufficio”.
C’è un “notevole aumento” del fascino per l’esorcismo nel mondo occidentale, in particolare per la possessione demoniaca e il ruolo dell’esorcista cattolico “nell’impegnativo compito di liberarsene”, ha sottolineato Bamonte.
“In alcuni ambienti culturali continua una perentoria descrizione dell’esorcismo cattolico come se fosse una realtà ruvida, violenta, oscura quasi quanto la pratica della magia, alla quale si vuole opporsi, ma, infine, si finisce per metterla sullo stesso piano come pratiche occulte”, ha detto.
Il sacerdote ha detto che è impossibile comprendere questo ministero senza credere in Gesù e nella sua Chiesa.
“Fingere di comprendere l’esorcismo cattolico senza avere una fede viva in Cristo e in ciò che lui, nella rivelazione data alla Chiesa, ci insegna su Satana e il mondo demoniaco, è come voler affrontare equazioni di secondo grado senza conoscere le quattro operazioni fondamentali di matematica e le loro proprietà”, ha affermato.
Per questo è necessario «ritornare sempre alle fonti del nostro ministero», ha proseguito, «che non nasce affatto dalla paura delle streghe, dal desiderio di opporsi alla magia o dalla volontà di imporre uno specifico visione a scapito di altre diverse concezioni su dio e sul mondo, ma solo e solo da ciò che Gesù disse e da ciò che fece per primo, dando agli apostoli e ai loro successori la missione di continuare la propria opera”.
L’Associazione Internazionale degli Esorcisti comprende circa 800 membri esorcisti in tutto il mondo. È stata fondata più di 30 anni fa da un gruppo di esorcisti, guidati da p. Gabriel Amorth, scomparso nel 2016. L’associazione è stata formalmente riconosciuta dal vaticano nel 2014.
Una volta che il diavolo è stato scacciato, scrisse, “l’esorcista dovrebbe chiedere a Dio di comandare al diavolo di non entrare mai più nel corpo che ha appena lasciato. L’esorcista dovrebbe rendere grazie a Dio ed esortare il paziente liberato a benedire Dio e ad evitare con cura il peccato per non ricadere sotto il dominio del diavolo”.