Santa Chiara della Croce

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Chiara della Croce. Nacque a Montefalco (Perugia) nel 1268. A sei anni entrò nel reclusorio dove la sorella Giovanna viveva con alcune compagne in grande austerità di . Nel 1290 il reclusorio venne costituito in monastero con la Regola di sant’Agostino. Morta la sorella Giovanna il 22 novembre 1291, Chiara della Croce venne eletta superiora del monastero, ufficio che svolse fino alla morte avvenuta il 17 agosto 1308. Arricchita dei doni della scienza infusa e del discernimento, difese con l’ortodossia della contro insidiose deviazioni ereticali. Fu consigliera spirituale di persone anche influenti della e della società del tempo. La sua si incentrò sulla meditazione della passione di e sulla devozione alla Croce. Dopo la sua morte le consorelle, premurose di conservare il suo corpo, le aprirono il cuore e vi trovarono impressi i della Passione. Il suo corpo è venerato nel santuario di Montefalco e custodito dalle monache agostiniane.
 
Nel monastero di santa Chiara a Montefalco (ricostruita tra il 1615 e il 1643) è custodito il corpo incorrotto della santa dentro un’urna d’argento massiccio. Ai lati, entro due nicchie aperte nel 1718, si conservano, come reliquie di Chiara, i segni rinvenuti durante l’autopsia. L’oggetto più suggestivo è probabilmente il busto reliquiario d’argento che la raffigura e contiene i resti del suo cuore; nell’altra nicchia si trova la croce reliquiario, contenente i tre globi di uguale grandezza che i devoti credono provenienti dalla cistifellea, e il crocifisso e il flagello, che secondo i devoti conservava nel cuore. Con la morte di XXII (1334) il processo di canonizzazione di Chiara subì una lunga interruzione. Fu ripreso soltanto nel XIX secolo per iniziativa di Pio IX e Chiara fu proclamata Santa da Leone XIII nel 1881.
 
 
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